L'anemometro è uno strumento utilizzato per misurare la velocità o la pressione del vento. Ne esistono molti tipi. Il primo fu inventato da Robert Hooke nel XVII secolo ed il perfezionamento avvenne per opera dell'abate astigiano Atanasio Cavalli nel XVIII secolo. [1]
Descrizione[]
I più semplici sono quelli nei quali la velocità del vento viene determinata misurando l'inclinazione che conferisce a un filo a piombo, e quelli a palette, nei quali la velocità del vento è calcolata in base al numero di giri compiuti in un tempo determinato da una ruota imperniata munita di palette e coppette.
In aeronautica, l'anemometro è uno dei tre strumenti a capsula (anemometro, altimetro e variometro). L'anemometro rileva la velocità della massa d'aria. Lo strumento presenta 3 archi di vari colori: l'arco bianco (utilizzo massimo per flaps e carrello), arco verde (velocità di crociera operativa dell'aeromobile), arco giallo (velocità dell'aeromobile in area calma). All'estremità dell'arco giallo è indicata una linea rossa (Vne) che indica la velocità massima strutturale dell'aeromobile.
La velocità indicata dall'anemometro (IAS o Indicated Air Speed) è in genere diversa da quella vera (TAS o True Air Speed), perché dipende dalla pressione e quindi anche dalla temperatura. Tuttavia le velocità caratteristiche dell'aereo (velocità massima, velocità di stallo,...) sono sempre riferite alla velocità indicata.
Ovviamente l'anemometro non può misurare la velocità al suolo (GS o Ground Speed), che dipende dalla velocità e dalla direzione del vento, e può essere ricavata con un regolo aeronautico.
Gli anemometri possono essere suddivisi in due tipi:
- anemometri che misurano la velocità del vento
- anemometri che misurano la pressione del vento
Note[]
- ↑ Giuseppe Maria de Rolandis, Notizie sugli scrittori astigiani, Castell'Alfero 1912, seconda edizione
Voci correlate[]
- Vento
- Termoanemometro
- Anemoscopio
- Manica a vento